PARERE: | La Commissione a maggioranza esprime parere contrario per le seguenti ragioni:
1- Gli edifici multi-piano negano sia le matrici territoriali specifiche del lotto che le direttrici delle aree limitrofe senza apparente ragione, introducendo un elemento aleatorio di novità all'interno del tessuto urbano e pertanto la Commissione, sebbene si sia sempre pronunciata per l'innovazione e la promozione di processi urbanistici ed architettonici contemporanei – anche di rottura con la preesistenza – evidenzia che la proposta progettuale presentata appare fuori scala rispetto al contesto specifico pur non costituendo un segnale urbano di rilievo, ma proponendo una tipologia di volumi anonima e riferibile ad un contesto insediativo generico. In altre parole non si riscontrano né un intervento che qualifichi in modo riconoscibile l’insediamento, né un dialogo con le pre-esistenze. Pertanto, poiché volume, massa, altezza ed orientamento dei tre edifici multi-piano appaiono eccessivamente dominanti rispetto alla scala dei manufatti di valore storico-architettonico e documentale si auspica una revisione dei pieni e vuoti dell'area nord con una progettazione degli edifici a sviluppo orizzontale maggiormente articolato ed integrato alla matrice dei percorsi ed al verde di progetto.
2- Il "parcheggio di interscambio" sulla via Emilia risulta incompatibile con il valore intrinseco dell'area verde prospiciente il portale di accesso dello stabilimento storico, che si ritiene di dover valorizzare in quanto unicum con il cannocchiale visivo di ingresso all'area; il numero di posti auto allocati, la difficile movimentazione dei veicoli in entrata e uscita in un nodo viario particolarmente delicato, nonché la ragione addotta per la trasformazione di una storica area verde residua in un ulteriore parcheggio pubblico lungo la via Emilia, appaiono in aperto contrasto con la rivalorizzazione dell'area in considerazione dell'ampia disponibilità di spazi limitrofi già dedicati alla sosta veicolare eventualmente da riorganizzare.
La Commissione evidenzia inoltre che:
- Il layout generale dell'area, la planivolumetria delle nuove costruzioni, la rigida compartimentazione, l'ampio uso di parcheggi a raso, sono un retaggio di logiche e processi insediativi da ripensare in un'ottica di nuovi sviluppi e usi della città;
- Il progetto degli spazi aperti è stato risolto con l'esclusiva realizzazione di viali alberati, senza prevedere usi e funzioni degli spazi aperti: si auspica pertanto la progettazione degli spazi anche in funzione degli obiettivi e delle necessità del quartiere, in termini ecologico-ambientali, sociali e paesaggistici.
In termini generali, la Commissione ritiene che la proposta progettuale urbanistica ed architettonica dovrebbe sviluppare e ampliare le potenzialità dell'area, dei suoi aspetti storico-testimoniali riconosciuti e possa essere elemento di ricucitura e valorizzazione del tessuto urbano della via Emilia Ponente.
Con riferimento al solo punto 1, l'ing. Aldo Barbieri e l'ing. Stefano Marzadori si dissociano dal parere contrario espresso. |