PARERE: | La Commissione, in relazione all’importanza dell’edificio e al previsto intervento finalizzato alla valorizzazione del portico come monumento UNESCO, per potersi esprimere richiede un supplemento di documentazione costituita da:
- rilievo degli infissi originari ancora presenti in sito con sezioni costruttive opportunamente quotate sia per quanto attiene gli elementi fissi, sia per quelli mobili;
- documentazione storica d’archivio, sia di disegni esecutivi, sia di immagini e fotografie della situazione originaria;
- documentazione fotografica delle situazioni di contorno agli infissi quali imbotti metallici, soglie, insegne, inferriate, maniglie ed accessori.
Per quanto attiene altri elementi oggetto d’intervento quali il pavimento del sotto-portico, l’illuminazione e le cromie si ritiene che il rilievo debba essere integrato di tutti gli aspetti materici tramite elaborati grafici e fotografie, sia dello stato definibile come originario, sia come realmente trasformati nel tempo conseguenti ad interventi probabilmente casuali e, comunque, non rispettosi della conformazione originale stessa.
Fin da ora la Commissione, pur consapevole della natura del finanziamento, ritiene che l’intervento debba ispirarsi ai criteri del Restauro del Moderno di cui certamente l’arch. Vaccaro è da considerarsi un qualificato e rappresentativo interprete e, pertanto, auspica nell’ambito del rispetto dell’art. 57 del RUE l’utilizzo di profili slim affini all’immagine originaria.
La Commissione, inoltre, suggerisce venga introdotta fin dal momento ideativo di progetto la realizzazione di un regolamento di conduzione dei futuri interventi di estensione dei restauri che contempli l’introduzione degli elementi di raffrescamento, le insegne commerciali, l’illuminazione aggiuntiva/integrativa attuale ed eventuali divieti quali l’uso di tendaggi e in generale la definizione degli elementi di arredo urbano relativi all’immobile e all’immediato contesto fino al divieto di parcheggio. |