PARERE: | Sulla base della nuova documentazione presentata, la CQAP ritiene che l'ampliamento del fabbricato scolastico sul fronte della Via Orfeo con il fabbricato posto all'angolo tra la Via Orfeo e la Via dei Buttieri del 1955, come presentato nelle nuove analisi, non costituisce una manomissione tale da portare alla mancanza di riconoscimento di pregio storico documentale di tutto l'edificio.
Infatti in particolare per quanto riguarda l'angolo tra Via Orfeo e Via Borgolocchi, con i due tratti di fronte adiacenti caratterizzati dagli stessi ordini di finestre e da finiture a bugnato, l'edificio mantiene un evidente pregio storico documentale, rimasto pressocchè intatto dall'epoca della sua costruzione, da preservare sia per il suo valore intrinseco che per il suo impatto urbano.
Anche le differenze segnalate sui fronti per le finestrature rispetto al progetto originale sono da intendersi come diffformità fra il progetto e quanto realizzato al momento della costruzione e quindi non come manomissioni di una situazione esistente.
Di conseguenza la CQAP ritiene che sia possibile un ulteriore approfondimento del tema attraverso una lettura che porti a separare la parte su Via Orfeo, direttamente coinvolta dall'intervento sulla testata con l'ampliamento del '55, presentato nelle ultime analisi, che è anche la parte che ha subito maggiori manomissioni sul lato interno. L'approfondimento in questione dovrebbe anche individuare con chiarezza la porzione eventualmente coinvolta dalle manomissioni facendola coincidere con l'attuale assetto funzionale e distributivo.Su tale parte il possibile intervento dovrà naturalmente tener conto della scheda ID.1 del R.U.E., il cui rispetto non contrasta assolutamente con quanto ampiamente perseguito dalla stessa CQAP, anche attraverso il suo documento di indirizzi, che dovrebbe prevedere per quella parte l'uso di un linguaggio contemporaneo anche attraverso tecnologie conseguenti.
A tale riguardo la CQAP prescrive di riproporre per quella parte lo stesso basamento e la stessa copertura esistente, garantendo così una visione finale unitaria anche riferita a quello che è stato quell'edificio. Tutto questo senza interferire più di tanto con la libertà interpretativa che si avrà di quel tratto di costruzione.
La CQAP è disposta ad un colloquio con il progettista. |