PARERE: | L’intervento proposto riguarda la realizzazione di un sistema di trasporto pubblico ad automazione integrale tra l’aeroporto e la stazione ferroviaria di Bologna che, per alcune parti del suo tracciato, attraversa le zone soggette ai vincoli di tutela di cui all’art. 142 del D.lgs. 42/04 relative al fiume Reno e al Canale Navile.
In particolare, l’attraversamento del fiume Reno avviene in un Ambito di valore naturale e ambientale che costituisce un serbatoio di naturalità di alta qualità ambientale e che comprende il corridoio ecologico territoriale del fiume Reno, per il quale gli obiettivi del PSC prevedono la conservazione e l'incremento della biodiversità favorendo le dinamiche naturali, per assicurare gli equilibri ambientali, tutelare le risorse, evitare processi insediativi in situazioni di pericolosità. L’attraversamento del Canale Navile avviene invece all’interno di un Ambito Infrastrutturale fortemente antropizzato, occupato da infrastrutture ferroviarie, per il quale il Psc promuove la realizzazione delle nuove infrastrutture e il mantenimento in efficienza di quelle esistenti, attraverso la realizzazione di adeguate opere finalizzate alla mitigazione ambientale e all'inserimento paesaggistico delle infrastrutture stesse.
La Commissione
- Preso atto della coerenza dell’opera proposta con gli obiettivi del Piano strutturale comunale e dell’ammissibilità dell’intervento rispetto alle prescrizioni in esso contenute;
- Vista la documentazione presentata, gli elaborati progettuali e la relazione paesaggistica;
- Valutata la congruenza di quest’ultima rispetto all’intervento richiesto e verificato che dall’esame istruttorio della pratica la detta relazione paesaggistica è coerente con quanto previsto all’allegato B dell’accordo tra Regione Emilia-Romagna, Associazioni delle Autonomie locali e Ministero per i Beni e le Attività Culturali e rispondente alle disposizioni di cui al DPCM 12 dicembre 2005;
- Dato atto che i valori riconosciuti dal vincolo riguardano la presenza del Fiume Reno e del Canale Navile, caratterizzati da funzioni ecologiche e paesaggistiche differenti;
- Valutato che l’intervento prevede la realizzazione di un’infrastruttura di trasporto pubblico monorotaia sopraelevata realizzata con travi metalliche, sostenuta da pile in conglomerato cementizio armato distanziate fra loro di oltre 20 m e realizzata per il suo maggior sviluppo ad un’altezza media di 5 metri dal piano di campagna, caratterizzata da forme semplici e lineari, ma caratterizzate e disegnate secondo uno stile contemporaneo, e che le tre fermate (Aeroporto, Lazzaretto, Stazione centrale) sono caratterizzate da un design unitario, che prevede l’utilizzo di una schermatura in rete stirata integrata e, dove l’orientamento lo consente, dall’inserimento di pannelli fotovoltaici;
- Valutato inoltre che rispetto alla soluzione precedentemente esaminata (PG 119543/2010) è prevista la demolizione del traliccio ENEL esistente in prossimità della diciottesima Pila nei pressi dell’attraversamento tangenziale/autostrada e successiva realizzazione sulla medesima linea a 400 metri circa di distanza di un nuovo traliccio per l’ interramento parziale della linea stessa;
- Valutate anche positivamente le modalità con cui l’opera a partire dalla Stazione attraversa la parte urbana;
- Considerato che l’opera intercetta il canale Navile in un’area fortemente antropizzata, dove il canale presenta caratteri di forte artificialità, con sponde e letto cementati e che in corrispondenza dell’attraversamento dei binari ferroviari esso è stato tombato e che pertanto l’inserimento dell’opera in oggetto costituisce un elemento di qualificazione complessiva di un’area già fortemente compromessa;
- Considerato, per quanto il fiume Reno, che l’attraversamento avviene a poca distanza dal nastro autostradale tangenziale, in un contesto fortemente degradato caratterizzato dalla presenza di vegetazione prevalentemente di tipo erbaceo, con presenze arboree ed arbustive piuttosto rade, e che la realizzazione dell’opera su pile puntuali garantisce il contenimento dell’impermeabilizzazione del suolo e non pregiudica la possibilità di realizzazione del parco Lungoreno previsto dal Psc e l’importante funzione di corridoio ecologico svolto dal corso d’acqua, e che gli interventi di compensazione previsti prevedono la ricostruzione di ambienti naturali al fine di superare la frammentazione in microhabitat residui sul territorio per contribuire alla riqualificazione ambientale, paesaggistica e faunistica del territorio fluviale;
- Valutato che l’intervento è visibile dall’intorno anche allargato, e che per la caratterizzazione delle sue forme può costituire elemento ordinatore e punto di attrazione visiva, nonché elemento di qualificazione di un paesaggio urbano in alcuni tratti già alterato e compromesso;
- Considerato che il processo progettuale seguito nell’elaborazione della proposta, per le scelte compiute rispetto all’utilizzo delle forme e dei materiali, ha evitato qualunque camuffamento o mimetizzazione dell’opera, puntando invece sulla sua riconoscibilità e identificabilità e privilegiando invece l’adozione di interventi di compensazione nell’ambito del fiume Reno, scelte che la Commissione valuta positivamente in relazione al vincolo di tutela;
la Commissione riconosce la correttezza dell’inserimento dell’intervento nel contesto urbano paesaggistico e ambientale e ritiene che le modificazioni sullo stato del contesto paesaggistico dovute alla sua realizzazione risultino coerenti con gli obiettivi di qualità paesaggistica richiesti dal vincolo fluviale.
Per le ragioni sopra espresse, la Commissione esprime parere favorevole all’intervento. |