PARERE: | L’opera in oggetto è una pista ciclopedonale semicarrabile per i mezzi di soccorso di lunghezza di circa 460 m. La larghezza utile sarà pari a 4,00 m per un primo tratto di 150 m e di 3,00 per il restante tratto.
La localizzazione della passerella ciclo pedonale interessa il Comune di Bologna nei pressi di via del Pozzo e il Comune di San Lazzaro di Savena.
Oltre alla pista citata la soluzione proposta prevede la realizzazione di una passerella in corrispondenza del torrente Savena. La stessa, prevista in legno lamellare, avrà una luce di 50 m.
L’opera in questione risulta prevista negli Accordi del 19 maggio 1999 fra TAV e i Comuni di Bologna e di San Lazzaro di Savena e la stessa risulta parte integrante degli “interventi di mitigazioni socio ambientale” per i disagi generati dalla realizzazione e cantierizzazione del Sistema Alta Velocità ferroviaria – linea Milano-Napoli tratta Bologna-Firenze.
Le aree oggetto dell’intervento in questione sono in parte sottoposte al vincolo del D. Lgs. n. 42/04 (ex L. 431/85), come rilevabile dalla tavola 5.4.11, foglio n. 14 (e foglio 24 Variante cartografica su base CTC) - Vincoli infrastrutturali storico-ambientali e idrogeologici.
In data 16 luglio 2007, con OdG n. 157, il Consiglio Comunale ha adottato il Piano Strutturale Comunale (PSC) e gli interventi di progetto sono localizzati sulla tav. 25 della Carta Unica costituente lo stesso PSC.
In particolare si evidenzia che l’area di intervento è compresa all’interno di:
- Alvei Attivi e invasi dei bacini idrici (punto 1 art. 11 Tutela e Risorse idriche e Assetto idrogeologico);
-Fascia tutela Fluviale (punto 2 art. 11 Tutela e Risorse idriche e Assetto idrogeologico);
-Area ad alta probabilità di inondazione (punto 4 art. 11 Tutela e Risorse idriche e Assetto idrogeologico);
-Area di ricarica della falda (punto 7 art. 11 Tutela e Risorse idriche e Assetto idrogeologico);
-Aree forestali (punto 1 art. 13 Tutela Elementi naturali e paesaggistici);
-Fiumi, torrenti e corsi d’acqua di interesse paesaggistico (punto 4 art. 13 Tutela Elementi naturali e paesaggistici);
-Aree naturali protette (punto 5 art. 13 tutela Elementi naturali e paesaggistici);
-Ferrovie (punto 3 art. 15 Vincoli infrastrutture suolo e servitù);
-Viabilità Storica – tipo II (punto 7 art. 14 Tutela Testimonianze storiche e archeologiche);
-Elettrodotti ad alta e media tensione (punto 11 art. 15 Vincoli infrastrutture suolo e servitù);
-Fascia di rispetto degli elettrodotti ad alta e media tensione (punto 11b art. 15 Vincoli infrastrutture suolo e servitù);
-Fascia di rispetto dell’area urbanizzata dell’Emittenza radio/televisiva (punto 13 art. 15 Vincoli infrastrutture suolo e servitù).
L’area in questione è inoltre localizzata all’interno del “sistema provinciale delle aree protette”, disciplinata dall’art. 3.8 del Piano Territoriale Coordinamento Provinciale ed in particolare è compresa nel Parco Regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa. Si precisa che l’intervento è localizzato in zona di preparco fluviale – Ppf (art. 22) ed è compreso fra quelli ritenuti ammissibili dal Piano Territoriale del Parco citato.
Si precisa inoltre che l’area di intervento è localizzata dal Piano Territoriale Coordinamento Provinciale (approvato dal Consiglio provinciale con deliberazione n. 19 del 30 marzo 2004), all’interno di:
-Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica ed in particolare art. 4.2 Alvei attivi e invasi dei bacini idrici e art. 4.3- Fasce di tutela fluviale;
-Sistema dei crinali e sistema collinare“, disciplinato dagli articoli 3.2, 7.1 e 10.8 del vigente Piano Territoriale Coordinamento Provinciale.
L’opera in questione risulta inoltre localizzata dal PTPR (deliberazione del Consiglio regionale n. 1338 del 28/01/1993),ai sensi dell’art. 17, in zona di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua.
L’opera in questione comporta impatti ritenuti tollerabili sul paesaggio: circa metà del percorso utilizza il sedime espropriato per le opere AV, nascondendosi prima al piede del muro di sostegno della piazzola di emergenza, poi sotto l’impalcato del viadotto ferroviario, ed ancora in sommità al muro della trincea ferroviaria, ma nascosto dai pannelli della barriera acustica.
Inoltre la struttura ad arco in legno lamellare della passerella, pur impostata a quota di sicurezza idraulica, rimane più bassa dell’arco del viadotto AV ed anche più bassa del tetto dell’insediamento del Fornacione (San Lazzaro di Savena), oltre a risultare in buona parte mascherata dalla vegetazione arborea limitrofa.
Vista:
- la documentazione presentata: elaborati progettuali, relazione paesaggistica,
- le integrazioni presentate il 10/09/2008,
Valutato che:
- la congruenza della documentazione rispetto all’intervento richiesto, verificato altresì che dall’esame istruttorio della pratica la relazione paesaggistica contiene le valutazioni previste all’art. 146, del D.lgs 42/2004;
- l’opera in questione, renderà facilmente fruibile ai cittadini le aree del Parco dei Gessi oltre ad offrire un ulteriore attraversamento del fiume ai mezzi di soccorso.
- lo stato dei luoghi risulta fortemente condizionato dalla presenza delle strutture della linea ferroviaria AV.
In conclusione si ritiene l’opera compatibile rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo specifico e congrua con i criteri d’intervento sull’area e riconosce infine la coerenza del progetto con gli obiettivi di qualità paesaggistica e di qualità architettonica, di cui alla propria dichiarazione di indirizzi. |