PARERE: | L’intervento proposto interessa una infrastruttura stradale ricompresa nella zona soggetta ai vincoli di cui agli artt. 136 e 142 del D.Lgs. 42/04, in un contesto territoriale caratterizzato dalla particolare situazione orografica di valle relativamente “stretta” dai piedi delle due pendici di Monte Calvo e del Parco del Paleotto, lungo la fondovalle storica ( S. Provinciale 65 della Futa), in cui si raccoglie l’abitato, si snoda oltre il tracciato della Strada Provinciale anche il corso del Torrente Savena che ha originato la conformazione morfologica attuale, ed è elemento di maggiore caratterizzazione del contesto.
Il sistema insediativo, di tipo lineare, si allunga intorno alla provinciale e al corso del Savena, praticamente senza intaccare le pendici collinari.
I profili collinari ai due lati della valle con il loro skyline caratteristici definiscono lo sfondo delle visuali verso est e ovest, andando a costituire riferimenti fortemente “radicanti” per i fruitori dell’ambito studiato, in particolare il profilo est con il monte Calvo e la Croara.
Lungo le pendici collinari si riconoscono alcuni ambiti territoriali di maggiore pregio paesaggistico (aree boscate), alternati a settori coltivati a seminativo e prati stabili, in sinistra idraulica del torrente Savena si sviluppa il parco del Paleotto, ambito d’interesse ambientale e paesaggistico, con lembi boscati e rimboschimenti recenti, aree prative e alberate, sul lato opposto della valle, oltre la linea ferroviaria, si estende l’area di pre-parco del Parco dei Gessi di bolognesi e calanchi dell’abbadessa, che copre ampie porzioni territoriali verso est, incrociando le valli dei torrenti Zena Idice.
La Commissione, visti gli elaborati integrativi pervenuti in data 13 giugno 2008, vista la documentazione presentata, gli elaborati progettuali e la relazione paesaggistica, e visti i caratteri storici-culturali, fisico-morfologici e vegetazionali, peculiari del luogo e la presenza di particolari qualità panoramiche;
- prende atto della coerenza dell'opera con i piani sovraordinati, in particolare il PTCP, e della ammissibilità dell’intervento rispetto alle prescrizioni del Piano Regolatore;
- verifica che dall’esame istruttorio della pratica la detta relazione paesaggistica contiene le valutazioni previste dall’art. 146, del predetto Codice dei beni culturali e del paesaggio;
- valuta che l’intervento anche a seguito delle modifiche apportate al progetto di variante nell’ultima versione proposta riducono l’impatto che il progetto originario aveva sul parco del Paleotto.
Secondo le previsioni del nuovo progetto infatti, in questo tratto il tracciato stradale, a differenza di quanto accadeva con il progetto originario, viene mantenuto praticamente alla quota del terreno allo stato attuale, e per la realizzazione della carreggiata è prevista una modesta modifica dell’andamento del pendio, con la realizzazione di un terrapieno al lato valle, in modo da ottenere una piattaforma orizzontale della larghezza necessaria. Non risulta quindi necessario lo sbancamento originariamente previsto, e la realizzazione del muro di contenimento al lato monte, con un evidente vantaggio in termini di impatto paesaggistico, sia strutturale (alterazione della morfologia del terreno in un ambito molto particolare, anche data la vicinanza al fiume) che percettivo. Inoltre non essendo più necessario interrompere via del Paleotto, non è più necessario mantenere la previsione di una strada laterale, ad ovest del nuovo asse, per dare accesso agli edifici presenti, che avrebbe comportato un maggiore incidenza delle nuove opere sull’area del parco.
Infine, il progetto delle mitigazioni e compensazioni collegato al progetto stradale, che riprende le proposte del “Progetto di inserimento ambientale” redatto dalla Provincia nel 1999, prevede degli interventi di risistemazione e di nuovo impianto di verde, oltre che di mitigazione dell’impatto visivo dell’opera, anche di compensazione in termini di dotazione vegetazionale (come ampiamente illustrato nel progetto del verde).
Inoltre,rispetto ai vincoli di tipo paesaggistico discendenti dal PTCP, il progetto presentato prevede la realizzazione di interventi di mitigazione ambientale nelle aree latistanti, con dimensioni differenti necessariamente compatibili con una situazione presente dell’area piuttosto complessa, e con i vincoli esistenti (infrastrutture, edificazioni, aree di tutela e torrente Savena) , in particolare:
• nei tratti in cui è risultato necessario sono presenti mitigazioni acustiche che permettono la compatibilità dell’opera con i recettori sensibili e le aree residenziali nelle vicinanze;
• secondo le linee tracciate nel “Progetto di inserimento ambientale“ del 1999 che trova conferma nel progetto delle opere di mitigazione ambientale collegato al presente progetto, sono previste aree con funzione ecologica e schermante in cui si prevede il ripristino o il mantenimento degli ambienti naturali esistenti;
• tali aree sono collocate in prossimità di ambiti sensibili o in cui si prevede un impatto significativo alla realizzazione dell’opera, e fungono da compensazione degli effetti indotti sull’ambiente naturale e sul paesaggio: si segnalano l’area del Parco del Paleotto e l’area sui due lati del Viadotto “Savena2”, ma anche l’ambito tra il nuovo asse e via Buozzi a sud di Villa Luisa e quello circostante lo svincolo intermedio.
Tutto ciò premesso, considerata l'utilità pubblica dell'opera, la CQAP, pur rilevando la residua invasività dei manufatti nel paesaggio e pur non condividendo scelte che caratterizzano l'opera (anche se in parte collocate in altro Comune), tenuto conto della fase avanzata di progettazione, delle decisioni già prese da parte degli Enti interessati e delle prescrizioni della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali, prende atto dello stato di fatto e ritiene l'opera assentibile. |