PARERE: | Premesso che per errore di trascrizione è stato riportato un parere superato dalla documentazione pervenuta in data 20/12/07 - Pg.n.304517/07-, si aggiorna il parere del giorno 09/01/08 con la seguente nuova espressione da parte della Commissione.
L’intervento proposto interessa un immobile ricompreso nella zona soggetta ai vincoli di cui all’art. 136 del D.Lgs. 42/04 apposto con apposito D.M. 04/02/1955, inserito in territorio collinare in un contesto naturale urbano, storicamente consolidato e caratterizzato da piccoli edifici di altezza limitata a due o tre piani, contornati dai relativi giardini di pertinenza. In tali aree sono presenti alberature di grandi dimensioni, tra le quali prevalgono i sempreverdi, che occultano la maggior parte del costruito.
La Commissione , vista la documentazione pervenuta in data 20/12/2007 con pg.n.304517/07:
- preso atto della coerenza con i piani sovraordinati, in particolare il PTCP, e della ammissibilità dell’intervento rispetto alle prescrizioni del Piano Regolatore;
- vista la documentazione presentata, gli elaborati progettuali e la relazione paesaggistica;
- valutata la congruenza di quest'ultima rispetto all’intervento richiesto, e verificato che dall’esame istruttorio della pratica la detta relazione paesaggistica contiene le valutazioni previste dall’art. 146, del predetto Codice dei beni culturali e del paesaggio;
- visti i caratteri antropici peculiari del luogo e la presenza di qualità panoramiche in particolare per quanto riguarda le viste sull’intervento dall’intorno anche allargato;
- valutato che l’intervento non prevede opere eccessivamente invasive in quanto trattasi della eliminazione delle aiuole esistenti, unitamente all’allargamento del passo carraio spostando la colonna in prossimità del confine destro del giardino, mentre il cancello sarà analogo all’esistente per forme materiali e colore, inoltre verrà mantenuta l’attuale inghiaiamento della corte e l’aiuola attorno ad un arbusto di calicantus, infine verranno incassati corpi illuminanti a pavimento;
- considerato che il sito presenta capacità per accogliere i cambiamenti proposti, senza effetti di alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi e che l’intervento proposto non altera i caratteri fondamentali dell’edificio in oggetto;
- ritiene l’opera compatibile rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo specifico e congrua con i criteri d’intervento sull’area e riconosce infine la coerenza del progetto con gli obiettivi di qualità paesaggistica e di qualità architettonica, di cui alla propria dichiarazione di indirizzi, e con le norme ed i regolamenti comunali. |