PARERE: | L’intervento proposto interessa un immobile ricompreso nella zona soggetta ai vincoli di cui all’art. 136 del D.Lgs. 42/04 apposto con apposito D.M. 04/02/1955, inserito in territorio collinare in un contesto naturale il tessuto urbano, storicamente consolidato, è caratterizzato da piccoli edifici di altezza limitata a due o tre piani, contornati dai relativi giardini di pertinenza. In tali aree sono presenti alberature di grandi dimensioni, tra le quali prevalgono i sempreverdi, che occultano la maggior parte del costruito.
La Commissione, vista la documentazione pervenuta in data 20/12/07 con pg. n. 304517/07:
- preso atto della coerenza con i piani sovraordinati, in particolare il PTCP, e della ammissibilità dell’intervento rispetto alle prescrizioni del Piano Regolatore;
- vista la documentazione presentata, gli elaborati progettuali e la relazione paesaggistica;
- valutata la congruenza di quest'ultima rispetto all’intervento richiesto, e verificato che dall’esame istruttorio della pratica la detta relazione paesaggistica contiene le valutazioni previste dall’art. 146, del predetto Codice dei beni culturali e del paesaggio;
- visti i caratteri antropici, peculiari del luogo e la presenza di particolari qualità panoramiche in particolare per quanto riguarda le viste sull’intervento dall’intorno anche allargato;
- valutato che l’intervento non prevede interventi eccessivamente invasivi in quanto trattasi di eliminazione delle aiuole esistenti e inghiaiamento totale del cortile con allargamento del passo carraio. L’allargamento avverrà spostando la colonna in prossimità del confine destro del giardino, il cancello sarà analogo a quello esistente per forma e colore. La pavimentazione avverrà con pietra colombino fiammato giallo, intervallata da fasce di pietra colombino bocciardato grigio. Verrà mantenuta un’aiuola attorno all’arbusto esistente (calicantus). Incassati nella pavimentazione sono previsti alcuni corpi illuminanti a pavimento;
- considerato che il sito presenta capacità per accogliere i cambiamenti proposti, senza effetti di alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi e della qualità complessiva di assorbimento visuale, e che l’intervento proposto non altera i caratteri fondamentali dell’edificio in oggetto;
ritiene l’opera compatibile rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo specifico e congrua con i criteri d’intervento sull’area e riconosce infine la coerenza del progetto con gli obiettivi di qualità paesaggistica e di qualità architettonica, di cui alla propria dichiarazione di indirizzi, e con le norme ed i regolamenti comunali. |