PARERE: | Sentite le illustrazioni dell'Ing. Alessandra Carini, la CQAP esaminati i nuovi elaborati continua ad esprimere perplessità su come viene risolto il nodo relativo alla parte dell'area in corrispondenza della Facoltà di Agraria.
A tale proposito la CQAP rileva ancora che il P.I.P., da cui discende il planivolumetrico attuativo in variante, aveva il suo punto di forza nell'affermare la continuità dell'ampia corte verde della Facoltà di Agraria con l'area in esame attraverso un allineamento dei volumi e un'ipotesi di sorpasso dello stesso spazio verde, corrispondente alla corte della Facoltà di Agraria, sulla Via Fanin.
Tale ipotesi assicurava a tutto quello spazio a cavallo della Via Fanin un valore centrale in tutta la composizione urbana dell'intero comparto e la continuità del cono visivo dalla corte della Facoltà di Agraria verso la collina.
Questo valore assume oggi ulteriore importanza in considerazione della frantumazione e della disarticolazione complessiva che sta assumendo tutta l'area a seguito degli interventi attuativi e in attuazione.
La nuova soluzione risolve solo in parte questo tema che resta comunque il nodo centrale di tutto l'assetto urbano di quell'area.
Questa soluzione finisce per chiudere il nuovo insediamento in se stesso rendendo secondario lo stretto rapporto che esso dovrebbe avere, proprio sulla base del P.I.P., con la corte della Facoltà di Agraria.
Gli approfondimenti apportati dal progetto a seguito delle precedenti osservazioni della Commissione, non paiono rispondere appieno a questo obiettivo che nel P.I.P. era considerato come "invariante" e che nell'attuazione dovrebbe essere ancora considerato come tale, visto anche che di quel piano è già stato realizzato proprio l'edificio da cui parte l'impianto cui si fa riferimento.
La CQAP chiede, quindi, un ulteriore approfondimento progettuale che risolva il tema in maniera più coerente con i suddetti vincoli che derivano dal P.I.P. di riferimento e che la CQAP ritiene ancora qualificanti. |