PARERE: | Vista la domanda di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi dell’articolo 181 del D.Lgs. 42/04 , vista la documentazione prodotta relativa all’opera realizzata la Commissione ritiene che:
L’intervento proposto che interessa un immobile ricompreso nella zona soggetta ai vincoli di cui all’art. 136 del D.Lgs. 42/04 apposto con apposito D.M. 4/02/195, inserito in territorio collinare in un contesto urbano residenziale caratterizzato dalla presenza di edifici di valore testimoniale attorniati da alberature rilevanti per specie e numero.
- preso atto della coerenza dell’opera realizzata con i piani sovraordinati, in particolare il PTCP, e della ammissibilità dell’intervento rispetto alle prescrizioni del Piano Regolatore;
- vista la documentazione presentata, gli elaborati rappresentanti lo stato di fatto e la relazione paesaggistica;
- valutata la congruenza di quest'ultima rispetto all’intervento richiesto, e verificato che dall’esame istruttorio della pratica la detta relazione paesaggistica contiene le valutazioni previste dall’art. 146, del predetto Codice dei beni culturali e del paesaggio;
- visti i caratteri antropici/ simbolici/storici/culturali peculiari del luogo e le qualità sceniche/panoramiche in particolare per quanto riguarda le viste sull’intervento dall’intorno anche allargato / PARCO PUBBLICO “ GIARDINI REGINA MARGHERITA;
- valutato che l’intervento realizzato NON PREVEDE OPERE ECCESSIVAMENTE INVASIVE IN QUANTO TRATTASI NEL LORO INSIEME DI OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA QUALI : REALIZZAZIONE DI UNA CANNA FUMARIA ESTERNA, APERTURA DI UNA PORTA FINESTRA SU SPAZIO APERTO GIA’ ESISTENTE, TRASFORMAZIONE DI UN BALCONE , OGGI DELIMITATO SU DUE LATI, IN LOGGIA MEDIANTE LA COSTRUZIONE DI UNA PARETE CHE DEFINISCE LO SPAZIO DELIMITATO SU TRE LATI SENZA DETERMINARE INTERVENTO DI N.C., IN QUANTO LO SPORTO DEL COPERTO DI PROFONDITA’ 3,00 M. COSTITUISCE GIA’ SAGOMA PLANIVOLUMETRICA;
- considerato che i cambiamenti realizzati sono stati accolti dal sito , senza effetti di alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi e della qualità complessiva, con assorbimento visuale per l’uso di colori e materiali consoni con le preesistenze, (e che l’intervento realizzato non altera i caratteri fondamentali dell’edificio in oggetto);
- ritiene l’opera compatibile rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo specifico e riconosce infine la coerenza del progetto con gli obiettivi di qualità paesaggistica e di qualità architettonica, di cui alla propria dichiarazione di indirizzi, e con le norme ed i regolamenti comunali. |