PARERE: | La Commissione prende atto dei contrasti normativi.
Per quanto riguarda l'organizzazione complessiva dell'area, pur condividendo la scelta di fondo che tende a riproporre un connettivo d'uso comune intorno a cui organizzare la vita dei nuovi utenti (piazza, parcheggi pertinenziali) la CQAP segnala perplessità, in particolare sull'espianto e reimpianto di alcuni esemplari arborei che (al di là degli eventuali contrasti normativi) comportano una modifica dell'assetto complessivo dell'area e del paesaggio (ad esempio il grande Pioppo Bianco n. 15 che funge attualmente da traguardo visivo dell'intero asse centrale).
Va approfondito, inoltre, l'uso delle alberature di nuovo impianto ed il lloro inserimento nel paesaggio auspicando che l'ampio spazio destinato a parcheggio venga opportunamente ombreggiato.
Inoltre, all'interno dell'area d'intervento non possono essere accettate delle recinzioni con manufatti come proposti in progetto. Esse vanno trattate come dichiarato nella relazione limitandole a basse siepi.
D'altra parte il progetto andrebbe corredato di informazioni più specifiche per quanto riguarda l'uso dei materiali delle pavimentazioni esterne, specificando, ad esempio, cosa si intende per pietra locale.
A tale proposito si segnala pure che l'uso dell'asfalto in tutte le parti carrabili non appare congruente con i caratteri del sito ponendo pure il problema del raccordo fra il nuovo intervento e la strada privata ad uso pubblico di accesso di cui non si specificano finiture attuali o eventuali interventi.
Per quanto riguarda gli edifici la Commissione fa presente che il progetto, pur essendo corredato di una ampia relazione tecnica, comprendente una relazione dello stato di fatto e una relazione di progetto, risulta carente per quanto riguarda l'analisi storico-morfologica, come richiamato all'art. 93, comma 1, del vigente Regolamento Edilizio, che specifichi in che modo l'intervento è rivolto alla conservazione delle caratteristiche tipologiche e strutturali, attraverso l'individuazione degli elementi originari e degli assetti distributivi fondamentali.
Di conseguenza la Commissione esprime perplessità sulle soluzioni tipologiche prospettate che paiono invece alterare, in alcuni casi anche drasticamente, le caratteristiche tipologiche e strutturali fondamentali proponendo soluzioni (vedi edificio 1, lotto A, scala di nuova realizzazione e suo rapporto con le finestre esistenti) non coerenti con l'atteggiamento progettuale preteso dal richiamato art. 93, c. 1 del R.E..
Inoltre si rileva che sia gli elaborati che riportano lo stato di fatto sia quelli di progetto sono carenti di informazioni che riportino gli elementi strutturali che caratterizzano gli edifici come ad esempio la struttura lignea della copertura (capriate, travi, etc. che va conservata ai sensi dell'art. 93 del R.E..
L'analisi strorico-morfologica dovrebbe portare pure a più precise indicazioni per la ricostruzione dell'edificio parzialmente demolito, rispetto al quale si sollevano perplessità, in particolare sulla pendenza del nuovo coperto e sulla dimensione del suo aggetto sui fronti.
Per quanto riguarda i colori si chiede una maggiore definizione delle scelte riportandole su un unico elaborato che permetta la lettura contemporanea dei fronti degli edifici .
L'analisi storico-morfologica dovrebbe portare anche ad una lettura più attenta del modo con cui si trattano i paramenti esterni dove, ad esempio alcune differenze di colori per fasce orizzontali (es. edificio 1 prospetto Est) che vengono riproposti nel nuovo progetto, potrebbero essere solo il segno di un intervento casuale non storicizzato e non coerente con la tipologia dell'edificio. |