PARERE: | La Commissione viste le procedure di gara già avviate in riferimento alla sostituzione di stendardi pubblicitari e quindi in ridotti spazi per indirizzare ulteriori passaggi di aggiudicazione esprime comunque le seguenti preferenze.
In riferimento al n.ro di impianti si ritiene che vadano mantenuti quelli attuali in attesa di un Piano specifico che definisca criteri e modalità di localizzazione.
Per quanto riguarda i formati la Commissione ritiene che vadano limitate le dimensioni massime ammissibili in 3 x 2 in attesa di un piano specifico che stabilisca le dimensioni in base alle tipologie e alle localizzazioni.
Per quanto riguarda la differenziazione rispetto alle localizzazioni (dentro e fuori C.S.) si ritiene che l'attenzione debba essere più portata alle dimensioni e alle tipologie; queste ultime possono restare le stesse garantendo la medesima qualità d'immagine su tutto il territorio comunale.
Per quanto attiene alle tipologie l'impiego di pannelli luminosi, questa deve tenere conto del massimo contenimento possibile di invasività, in particolare, in presenza di contesti ambientali delicati ed alla sicurezza del traffico.
Ciò premesso la Commissione ritiene comunque di esprimere indicazioni più puntuali utili ad un successivo approfondimento del tema invitando a tenerne conto , per quanto possibile, nell'attuale procedura di gara.
INDICAZIONI TECNICHE
Le collocazioni delle cartellonistiche pubblicitarie stradali non dovrebbero essere invasive degli spazi urbani, né pregiudicare la visibilità degli edifici più significativi o compromettere le visuali e gli accessi sugli spazi aperti della città come parchi, giardini e percorsi nel verde. Inoltre, i nuovi elementi da installare dovrebbero mirare al miglioramento della vivibilità dei luoghi urbani, con un disegno armonico e coordinato, integrato con l’insieme complessivo degli spazi, in accordo con la morfologia del sito, con i suoi materiali ricorrenti, i suoi cromatismi. Allo stesso modo anche per gli ambiti extraurbani eventualmente interessati dalla cartellonistica pubblicitaria, si raccomanda una attenta analisi del sito e del contesto destinato alla collocazione dei manufatti in modo da non comprometterne i caratteri.
La dimensione dei pannelli pubblicitari dovrebbe essere direttamente proporzionale alla dimensione stradale ed alla velocità di transito della viabilità in cui s’inseriscono (si suggerisce un Piano delle Affissioni).
La cartellonistica luminosa dovrebbe essere dissociata dalla viabilità carrabile, per non entrare in concorrenza con le altre forme di segnaletica luminosa del traffico.
I "totem" o display a colonna a questi assimilabili, a scopo pubblicitario, si dovrebbero installare su suolo pubblico solo in mancanza d’alternative tipologiche d’uguale efficacia, ma meno invasive.
I manufatti da installare dovrebbero presentare spiccate caratteristiche di solidità, forme prismatiche compatte e prive di sporgenze, con gli angoli arrotondati, di facile accessibilità e manutenzione, con finiture resistenti alle aggressioni esterne.
I manufatti dovranno essere preferibilmente realizzati non solo con materiali, superfici e componenti resistenti agli agenti atmosferici o aggressivi ambientali, ma anche capaci di occultare piccole abrasioni (con colori non uniformi, superfici scabre e variegate), con forme compatte (da cui derivano minori urti accidentali ed ingombri contenuti, con maggiore resistenza all’usura ed alle rotture, una più facile pulizia dell’oggetto e del suo intorno), con limitato numero di componenti (per minori rotture e manutenzioni essenziali) e di parti in movimento, ed infine, con una discreta ridondanza dimensionale, quale segno d’affidabilità e durata.
In merito ai criteri di posa in opera, dovendo essere il più possibile semplificata, sono più opportune quelle attrezzature costituite da pochi componenti, preassemblate fuori loco, facendo ricorso a collegamenti al suolo non diretti, ma mediante attacchi murati indipendenti dal manufatto, in modo da semplificare sia il montaggio sia la successiva manutenzione (a secco) senza “rappezzi” (meglio ancora se con i collegamenti mascherati alla vista).
Le forme compatte, senza interstizi, si prestano meglio all’autodilavamento, per cui sono da evitare le parti concave, in quanto zone d’accumulo di sporcizia difficili da raggiungere;
le superfici di contatto non dovranno essere scabre e porose;
gli attacchi a terra dovranno essere perfettamente accessibili agli attrezzi normalmente impiegati per la pulizia stradale, pertanto sono preferibili collegamenti al suolo puntiformi (monopiede), abbastanza distanziati tra loro e da altri elementi, con parti sufficientemente sollevate da terra.
Le protezioni con apposite superfici trasparenti dovranno essere antiriflesso, antisfondamento ed antigraffio, con chiusure che impediscano l'ingresso dell'acqua ed il crearsi di condensa.
I materiali utilizzati devono essere infrangibili ed indeteriorabili, con bordi, spigoli e sporgenze lisci ed arrotondati, con raggiatura di almeno 2mm, devono anche essere scelti in accordo con i caratteri dei luoghi.
I supporti verticali devono essere inamovibili ed indeformabili, con plinti di fondazione opportunamente ricoperti.
I cartelli montati in contiguità d’aree e percorsi pedo-ciclabili devono avere il bordo inferiore a non meno di 150cm da terra nelle zone extraurbane, e 250cm in zone urbane.
I montanti di sostegno verticali su aree pedonali devono lasciare varchi di passaggio di almeno 90cm, ed essere segnalati a terra con opportuni corrugamenti della superficie.
Le parti a sbalzo e sporgenti, se gravitanti su zone pedonali, devono essere poste a non meno di 200cm da terra.
Sono preferibili sistemi d’attacco e montanti che consentono il fissaggio d’altre attrezzature d’arredo urbano o informative, limitando così la proliferazione di sostegni in aree pubbliche.
Allo stesso modo, sono da preferire sistemi predisposti per fornire messaggistica di pubblica utilità in tempo reale, attivando le opportune tecnologie. |