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 Pratica edilizia
 
     
PROTOCOLLO N. 38468/2009 del 19/02/2009
   
PROCEDIMENTO Art. 151
   
STATO Rilasciata
   
DATA INIZIO 19/02/2009
   
INDIRIZZO VIA AUGUSTO MURRI pressi civ. 173
   
OGGETTO autorizzazione paessagistica per sistemazione area privata adibita a parcheggio a servizio della parrocchia urbana di s. silverio
   
ALTRI PROTOCOLLI
PG N. 300965/2009 del 09/12/2009
OGGETTO: Integrazione di documentazione in riferimento al PG 38468/2009.


PG N. 23950/2010 del 03/02/2010
OGGETTO: Integrazione di documentazione

   
PARERI Commissione Integrata - seduta del 26/02/2009 Motivo: La CQAP chiede un incontro con la proprietà, il progettista ed il Quartiere.

Commissione Integrata - seduta del 12/03/2009 Motivo: La CQAP, sentiti l'Ing. Fava e il Geom. Raimondi in qualità di progettisti, Don Pinardi in qualità di proprietario e la Dott.ssa Pagliarusco in rappresentanza del Presidente e del Direttore del Quartiere S. Stefano, il p.A. Cocchi del Settore Ambiente e Verde Urbano, chiede un approfondimento progettuale che garantisca la continuità delle alberature lungo la via Murri e nello stesso tempo permetta la prosecuzione del percorso pedonale, già esistente nel Parco Oliviero Olivi, fino alla strada di accesso alla chiesa.

Commissione Integrata - seduta del 19/01/2010 Motivo: La CQAP esprime parere favorevole sul progetto presentato nella soluzione definitiva che prevede la continuità del percorso pedonale, già presente nell'area pubblica limitrofa con la strada di accesso alla Chiesa. La CQAP, sottolineando che l'esigenza di questa continuità è sempre stata segnalata come condizione vincolante alla realizzazione del progetto, chiede che venga presentata una soluzione integrativa che, in attesa della suddetta realizzazione definitiva, permetta la continuità di questo percorso anche attraverso il corsello di distribuzione ai parcheggi. Tale continuità andrà garantita con un'opportuna segnaletica, almeno orizzontale, anche prevedendo la rinuncia temporanea di un posto macchina.

Commissione Integrata - seduta del 16/02/2010 Motivo: L’intervento proposto interessa un immobile ricompreso nella zona soggetta ai vincoli di cui all’art. 136 del D.Lgs. 42/04 apposto con apposito D.M. 04/02/1955, inserito in territorio pedecollinare in località Chiesa Nuova, posto in fregio al tratto urbano della Strada Nazionale Toscana, collocato in un contesto periurbano residenziale che vede la presenza di edifici di varia tipologia, alcuni di valore documentale, nei pressi i due edifici di culto della Chiesa Parrocchiale di S. Silverio. La Commissione: - preso atto della coerenza con i piani sovraordinati, in particolare il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale –PTCP-, e della ammissibilità dell’intervento rispetto alle prescrizioni del Piano Strutturale Comunale –PSC- e del Regolamento Urbanistico Edilizio - RUE; - vista la documentazione presentata, gli elaborati progettuali del 3 febbraio 2010 e la relazione paesaggistica; - valutata la congruenza di quest'ultima rispetto all’intervento richiesto, e verificato che dall’esame istruttorio della pratica la detta relazione paesaggistica contiene le valutazioni previste dall’art. 146, del predetto Codice dei beni culturali e del paesaggio; - visti i caratteri antropici peculiari del luogo e la assenza di qualità panoramiche in particolare per quanto riguarda le viste sull’intervento dall’intorno anche allargato; - valutato che l’intervento non prevede opere eccessivamente invasive, in quanto, trattasi della sistemazione di un’area di proprietà della Parrocchia di S. Silverio di Chiesa Nuova a parcheggio, mediante pavimentazioni e regimentazione della raccolta delle acque piovane, unitamente all’abbattimento di tre aceri negundo americani compromessi da funghi e parassiti con tre nuovi tigli; - considerato che il sito presenta capacità per accogliere i cambiamenti proposti, senza effetti di alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi e che l’intervento proposto non altera i caratteri fondamentali dell’edificio in oggetto; - ritiene l’opera compatibile rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo specifico e congrua con i criteri d’intervento sull’area e riconosce infine la coerenza del progetto con gli obiettivi di qualità paesaggistica e di qualità architettonica, di cui alla propria dichiarazione di indirizzi, e con le norme ed i regolamenti comunali.