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 Pratica edilizia
 
     
PROTOCOLLO N. 83763/2008 del 10/04/2008
   
PROCEDIMENTO Art. 151
   
STATO Rilasciata
   
DATA INIZIO 10/04/2008
   
INDIRIZZO VIA GIOVAN BATTISTA GANDINO N. 27 INTERNO 1
   
OGGETTO Autorizzazione paesaggistica in Variante in corso d'opera dell'unità abitativa posta al piano terra e primo interrato dell'edificio sito in via Gandino n°27.
   
ALTRI PROTOCOLLI
   
PARERI Commissione Integrata - seduta del 17/04/2008 Motivo: L’intervento proposto interessa un immobile ricompreso nella zona soggetta ai vincoli di cui all’art. 136 del D.Lgs. 42/04 apposto con apposito D.M. 04/02/1955, inserito in territorio pedecollinare in un contesto urbano densamente edificato fra la fine dell’800 e i giorni nostri, posto nei pressi del tratto iniziale della Strada Nazionale Toscana e i Giardini Margherita. Vede la presenza di edifici anche di valore testimoniale circondati da giardini privati. La Commissione: - preso atto della coerenza con i piani sovraordinati, in particolare il PTCP, e della ammissibilità dell’intervento rispetto alle prescrizioni del Piano Regolatore; - vista la documentazione presentata, gli elaborati progettuali e la relazione paesaggistica; - valutata la congruenza di quest'ultima rispetto all’intervento richiesto, e verificato che dall’esame istruttorio della pratica la detta relazione paesaggistica contiene le valutazioni previste dall’art. 146, del predetto Codice dei beni culturali e del paesaggio; - visti i caratteri antropici peculiari del luogo e l’assenza di qualità panoramiche in particolare per quanto riguarda le viste sull’intervento dall’intorno anche allargato; - valutato che l’intervento prevede in VCO lavori configurabili tutti come manutenzione straordinaria, quali modifiche interne ed estetiche, con particolare riferimento al prospetto sulla via Tinozzi; - considerato che il sito presenta capacità per accogliere i cambiamenti proposti, senza effetti di alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi e che l’intervento proposto non altera i caratteri fondamentali dell’edificio in oggetto; - ritiene l’opera compatibile rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo specifico e congrua con i criteri d’intervento sull’immobile e sull’area e riconosce infine la coerenza del progetto con gli obiettivi di qualità paesaggistica e di qualità architettonica, di cui alla propria dichiarazione di indirizzi, e con le norme ed i regolamenti comunali.