Numero:4 | Prot. 360809/2021 | Tutela dei beni storici e del paesaggio |
Richiedente: | Casavo Theta RE SPV S.r.l. |
Oggetto: | S.C.I.A. A SANATORIA CON LAVORI per opere da realizzare di manutenzione straordinaria e Ristrutturazione edilizia per opere interne e trasformazione di finestra in porta-finestra, e opere da sanare di manutenzione straordinaria consistenti in modifiche interne, in unità immobiliari ad uso Residenziale, piano T,1°,S1 interno 1 e 2 |
Indirizzo: | VIA AUGUSTO MURRI N. 97 INTERNO 1,2 |
Progettista: | GALOTTO ANTONIO |
Procedimento: | SCIA a sanatoria con lavori LR 15/2013 |
PARERE: | L’intervento realizzato ha interessato un immobile identificato di interesse culturale testimoniale dagli strumenti urbanistici vigenti, compreso nella zona soggetta ai vincoli di tutela di cui all’art. 136 del D.Lgs. 42/04, apposto con D.M. 4 febbraio 1955, localizzato nel Tessuto della città storica - quartiere giardino.
Preso atto della verifica effettuata dagli uffici nel merito:
- della coerenza con gli obiettivi del Piano Urbanistico Generale e dell’ammissibilità dell’intervento rispetto alle prescrizioni in esso contenute;
- della documentazione presentata comprensiva degli elaborati progettuali e della relazione paesaggistica e della congruità di quest’ultima rispetto all’intervento richiesto;
- della coerenza di detta relazione paesaggistica con quanto previsto all’allegato B dell’accordo tra Regione Emilia Romagna, Associazioni delle Autonomie Locali e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e rispondente alle disposizioni di cui al DPCM 12 dicembre 2005,
La Commissione:
- visti i caratteri del luogo e l’assenza di particolari qualità panoramiche;
- valutato che le difformità realizzate in base alla comunicazione PG 247492/2010, consistenti nella realizzazione in copertura, sulle falde rivolte ad est, di un impianto fotovoltaico posato in aderenza ala manto di copertura esistente composto da 14 pannelli oltre alla realizzazione di due pergolati in legno in aderenza all’edificio, non hanno inciso in maniera troppo invasiva sul contesto esistente;
- considerato che le opere realizzate, hanno garantito la persistenza e la conservazione dei fronti prospicienti le strade pubbliche e caratterizzanti perciò il paesaggio urbano previsti dall'art. 73 del Regolamento Edilizio per gli edifici di interesse culturale e testimoniale e non hanno causato effetti di alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi del complesso edilizio, dei luoghi e del contesto ambientale di riferimento;
Per le ragioni sopra espresse, ritiene l’opera compatibile rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo specifico. |