PARERE: | Visto il provvedimento della Soprintendenza per i beni Architettonici e per il Paesaggio dell’Emilia Romagna con il quale, in data 3 giugno 2004 è stato disposto l’annullamento dell’autorizzazione - PG n. 70727/04 - rilasciata ai sensi dell’art. 151 del D.lgs 490/99 al Signor Giuseppe Gazzoni Frascara, per i lavori e le opere di urbanizzazione previsti dall’intervento di recupero e riqualificazione urbana in Bologna, Via SS. Annunziata;
Considerato:
Che le motivazioni del provvedimento di annullamento attengono la censura relativa all’insufficiente esplicitazione dell’iter logico seguito nella valutazione di compatibilità delle opere con gli specifici vincoli paesistici dei luoghi ed all’insufficiente inquadramento dell’intervento nel contesto ambientale e paesaggistico, descritto nel vincolo, fornito dagli elaborati costituenti parte integrante dell’autorizzazione paesaggistica;
che, ai sensi dell’art. 3 della legge regionale 26 novembre 2002, n. 31, e dell’art. 117 del vigente regolamento edilizio – norme di principio, compete a questa Commissione l’emanazione di pareri obbligatori e non vincolanti, ai fini del rilascio dei provvedimenti in materia di beni paesaggistici, in ordine agli aspetti compositivi ed architettonici degli interventi ed al loro inserimento nel contesto urbano, paesaggistico e ambientale;
Vista la documentazione di progetto relativa alle opere di urbanizzazione e all’edificio privato, allegata al PG. N. 33042/04 e al P.G. N. 33051/04 e la relazione paesistica predisposta dal richiedente ai fini del riesame e il rilascio di nuova autorizzazione paesaggistica;
Esaminata la nuova documentazione fotografica predisposta dal richiedente ai fini del riesame e il rilascio di nuova autorizzazione paesaggistica;
Vista la relazione di accompagnamento del Responsabile di procedimento,
Ritenuto, in ragione dei motivi di annullamento ed a seguito del riesame richiesto, di esprimere le seguenti valutazioni:
1. VERIFICA DELLA CONGRUITA’ DELL’INTERVENTO CON I VALORI RICONOSCIUTI DAL VINCOLO
Le nuove volumetrie proposte nel progetto oggetto dell’Accordo di Programma, sembrano rispettose dei valori riconosciuti dal vincolo posto alla tutela del paesaggio ai sensi della ex legge 1947/39. In particolare, quanto dal testo del decreto di vincolo, a riconoscimento dei valori da salvaguardare, si deduce che, per essere compatibili, i nuovi volumi non dovranno alterare l’immagine consolidata della collina che si percepisce dalla città e, simmetricamente, l’immagine della città che si percepisce dalla collina.
Dagli elaborati presentati appare come il nuovo edificio, che pure supera di circa un metro l’altezza del colmo della palazzina uffici delle ex Officine, produce un impatto minore di quello dovuto alle preesistenti officine, grazie all’arretramento di 4 metri verso monte e alla ridotta lunghezza del nuovo fabbricato, che permette ampi cannocchiali visivi sui lati est e ovest.
Grazie all’arretramento, appare migliorato anche il rapporto di prossimità con il complesso conventuale, consentendo così di ipotizzare anche un futuro intervento di recupero dei resti dell’acquedotto dell’Acqua Remonda.
Dalle zone più a monte raggiungibili pubblicamente (dai percorsi pedonali, dai giardini e dal belvedere di San Michele in Bosco), il nuovo edificio rimane nascosto alla vista di chi percorre la zona, per la presenza della folta vegetazione e per la conformazione orografica.
Da Via Codivilla, i nuovi volumi che prospettano la strada limitatamente alle testate della corte aperta rivolte a Sud, non peggiorano l’orizzonte visivo precluso dalla precedente palazzina uffici delle Officine. Appare paesaggisticamente valida la soluzione che permette la realizzazione di due cannocchiali visivi verso la città: il primo ad ovest del fabbricato, che consente di ammirare una porzione, prima preclusa, del complesso conventuale della SS Annunziata; il secondo a est, che agevola una vista verso la città storica precedentemente nascosta.
Anche la vista da via SS Annunziata sembra migliorare: prima i vecchi edifici si frapponevano visivamente per tutta l’area verso la collina, ora le due porzioni di visuali liberate consentono da un lato la visione della collina e, dall’altro lato, di liberare e di ammirare il ponte napoleonico sottostante via Codivilla, prima parzialmente nascosto.
Appare di un certo rilievo paesaggistico anche il recupero dell’antico corso del torrente Aposa, precedentemente occupato da parti del vecchio edificio e ora valorizzato dalla nuova soluzione progettuale.
2. VERIFICA DELLA CORRETTEZZA, FORMALE E SOSTANZIALE, DELL’INTERVENTO PROPOSTO IN MERITO AL SUO INSERIMENTO NEL CONTESTO URBANO, PAESAGGISTICO E AMBIENTALE
Con riguardo alle caratteristiche tipologico funzionali e al rapporto con l’identità storica, culturale e paesaggistica del luogo, vale dire il “sistema locale del paesaggio”, l’intervento pare generalmente corretto.
In particolare si rileva un apprezzabile miglioramento dello stato dei luoghi sotto i seguenti profili:
· La riqualificazione e il recupero del corso del torrente Aposa, precedentemente tombato, sino al ponte napoleonico, con discreta attenzione ai percorsi pedonali e al possibile rapporto degli utenti con il corso del torrente;
· La riqualificazione e il consolidamento della scarpata a lato del ponte napoleonico, mediante un opportuno inserimento di piccole strutture verticali e con riporto di terreno vegetale, congiunto ad un intervento di riqualificazione del patrimonio arboreo, con abbattimento e piantumazione di nuove essenze;
· Il mantenimento di una fascia di rispetto a favore dell’acquedotto dell’Acqua Remonda che, pur non essendo oggetto di intervento, potrà in futuro essere restaurato senza che si pregiudichi in alcun modo la funzionalità della strada e il contestuale ricollocamento delle autovetture precedentemente parcheggiate nei pressi dello stesso.
A riguardo delle caratteristiche architettoniche e tipologiche, i nuovi edifici propongono un aspetto esteriore sobrio, proprio dell’edilizia tradizionale residenziale che caratterizza il contesto circostante, pienamente compatibile con gli aspetti riferiti alla tutela.
Per i motivi e le valutazioni sopra esposti, la Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio esprime parere favorevole al rilascio di nuova autorizzazione paesaggistica in sede di riesame sul progetto relativo ai lavori e alle opere di urbanizzazione previsti dall’intervento di recupero e riqualificazione urbana approvato con accordo di programma, sito in Bologna, Via SS. Annunziata – zona R3.45* (Quartiere S. Stefano), con pieno riconoscimento della sua idoneità paesaggistica, in quanto riconosciuto compatibile con il contesto paesistico esistente. |