Numero:1Prot. 494088/2024Documento N. 494088/2024Tutela dei beni storici e del paesaggio
Richiedente:LOPAPA SIMONA
Oggetto:S.C.I.A. A SANATORIA Condominiale per opere esterne ed interne consistenti in modifica sagoma edificio (RE-MS-NC) con domanda postuma di autorizzazione paesaggistica e sanatoria appartamenti privati.
Indirizzo:VIA PASQUALE VILLARI N. 8 INTERNO 0
Progettista:
Procedimento:SCIA a sanatoria LR 15/2013
PARERE:L’intervento realizzato ha interessato un immobile compreso nella zona soggetta ai vincoli di tutela di cui all’art. 136 del D.Lgs. 42/04 apposto con D.M. 4 febbraio 1955, localizzato all’interno del Territorio Urbanizzato, nel territorio edificato pedecollinare, in un contesto paesaggistico antropizzato.
Preso atto della verifica effettuata dagli uffici nel merito :
- della coerenza con gli obiettivi del Piano Strutturale Comunale e dell’ammissibilità dell’intervento rispetto alle prescrizioni in esso contenute;
- della documentazione presentata comprensiva degli elaborati progettuali e della relazione paesaggistica e della congruità di quest’ultima rispetto all’intervento richiesto;
- della coerenza di detta relazione paesaggistica con quanto previsto all’allegato B dell’accordo tra Regione Emilia Romagna, Associazioni delle Autonomie Locali e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e rispondente alle disposizioni di cui al DPCM 12 dicembre 2005,
La Commissione:
- visti i caratteri del luogo e l’assenza di particolari qualità panoramiche;
- valutato che le opere eseguite al momento della realizzazione dell’edificio in difformità dalla licenza edilizia PG 20900/1958 consistenti nella modifica della sagoma planovolumetrica, forature, materiale di finitura dell’edificio residenziale, ed interventi alla recinzione e sistemazione dell’area di pertinenza, non hanno inciso in maniera invasiva sul contesto esistente;
- considerato che le opere realizzate non hanno causato effetti di alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi del complesso edilizio e del contesto ambientale di riferimento;
Per le ragioni sopra espresse, ritiene l’opera compatibile rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo specifico.
Numero:2Prot. 524497/2024Documento N. 524497/2024Tutela dei beni storici e del paesaggio
Richiedente:TUGNOLI RAFFAELLA
Oggetto:CILA A SANATORIA - opere consistenti nella realizzazione di lavanderia al piano terreno
Indirizzo:VIA LUCA GHINI N. 6 INTERNO 0 PIANO S1T3
Progettista:
Procedimento:CILA a sanatoria
PARERE:L’intervento realizzato ha interessato un immobile compreso nella zona soggetta ai vincoli di tutela di cui all’art. 136 del D.Lgs. 42/04 apposto con D.M. 4 febbraio 1955, localizzato nel Tessuti della Città Storica – quartieri giardino, nel territorio edificato pedecollinare, in un contesto paesaggistico al limite del territorio urbano, posto tra i Giardini Margherita ed il colle di San Michele in Bosco.
Preso atto della verifica effettuata dagli uffici nel merito:
- della coerenza dell’opera realizzata con i piani sovraordinati, e della ammissibilità dell’intervento rispetto alle prescrizioni del Regolamento Edilizio;
- della documentazione presentata comprensiva degli elaborati progettuali e della relazione paesaggistica e della congruità di quest’ultima rispetto all’intervento richiesto;
- della coerenza di detta relazione paesaggistica con quanto previsto all’allegato B dell’accordo tra Regione Emilia Romagna, Associazioni delle Autonomie Locali e Ministero per i Beni e le Attività Culturali, e rispondente alle disposizioni di cui al DPCM 12 dicembre 2005,
La Commissione:
- visti i caratteri del luogo e l’assenza di particolari qualità panoramiche;
- valutato che le difformità realizzate dalla licenza di costruzione PG 37752/55 e successiva variante PG 62732/57 consistenti in lievi modifiche prospettiche, alle forature, alla loggia a servizio della unità immobiliare ad uso residenziale sita al piano terzo, non hanno inciso in maniera invasiva sul contesto esistente;
- considerato che le opere realizzate non hanno causato effetti di alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi del complesso edilizio e del contesto ambientale di riferimento;
Per le ragioni sopra espresse, ritiene l’opera compatibile rispetto ai valori paesaggistici riconosciuti dal vincolo specifico.